Ehiweb: la PMI per le PMI

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Oggi niente promozioni o messaggi commerciali. Vi raccontiamo una cosa di noi, invece.

Lo sapete quasi tutti, la cultura manageriale anglosassone spinge ogni azienda a darsi una mission e una vision. Poi, nella realtà, sappiamo benissimo che per moltissime aziende si tratta di spendere cinque minuti a inventarsi un paio di robe che la gente possa trovare gradevoli… e poi continuare a fare il proprio business come prima. Insomma, dichiarazioni d’intenti che sono operazioni di marketing, con poco contatto con la realtà aziendale.

Noi di Ehiweb questo problema non ce lo eravamo mai posti. Ci siamo concentrati a mettere su un’azienda – una PMI – e a mettere in piedi la nostra ADSL, il data center, l’hosting, il servizio di registrazione di domini, gli SMS, la telefonia VoIP, i fax virtuali, l’applicazione iPhone.

Poi, lavorando, lavorando, ci siamo resi conto che una vision e una mission in realtà ce l’avevamo. Per il modo in cui abbiamo deciso di lavorare. Per i privati ma anche per le aziende. E anche se abbiamo fra i nostri clienti delle grandi aziende, abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo per la PMI. Proprio perché siamo ancora una PMI e sappiamo benissimo cosa vuole dire e a quali problemi devono (dobbiamo) andare incontro.

Non stiamo a perdere tempo a formulare elegantemente Mission & Vision. Vi diciamo semplicemente quello che pensiamo, perché abbiamo parecchio da fare per seguire il nostro business e curare i nostri clienti.

Ehiweb è una PMI 100% made in Italy, fatta da professionisti appassionati del progetto. Quello che vogliamo è contribuire a tracciare una nuova strada per la cultura imprenditoriale italiana, spesso considerata asfittica e immobile. Noi crediamo in una nuova creatività tecnologica e crediamo nel servizio del cliente. Al nostro interno abbiamo lavorato per creare le condizioni ideali per fornire tutti i servizi legati al web, puntando fortissimamente sull’assistenza e la professionalità di uno staff, delle nostre persone, formato e motivato per assicurare a tutti acquisti facili, rapidi e di qualità.

E con le PMI vogliamo parlare. Per capire. Per migliorare il servizio e i prodotti. Per questo abbiamo creato su Linkedin un gruppo per incontrare imprese e persone che amano definirsi “moderne”. Crediamo che la base di una crescita economica, personale, culturale inizi con lo scambio d’idee, informazioni ed esperienze.  Vogliamo raccontare la nostra storia, condividerla con gli altri, leggere storie simili e scambiare idee, opinioni, contatti.

Speriamo vorrete partecipare e dare il vostro contributo, perché la circolazione delle idee è una ricchezza.
Vi aspettiamo sul gruppo :-)

Ci sono 8 commenti

  1. sono in assoluta condivisione con voi…spesso manca la concertazione e il senso della cooperativa,qualita’ che rafforzano e riescono a sopravvivere agli eventi default…senza dimenticare che il motore dell’Italia non sono le societa’ tipo FIAT..ma le centinaia di PMI che alimentano le casse e i sogni di noi tutti..inventare…innovare..cooperare per crescere.

    1. Ciao Carlo,
      grazie per aver manifestato la tua condivisione, è importante non sentirtsi “soli” :)
      Sono d’accordo con te quando affermi che il vero motore dell’Italia-azienda siamo noi, quelli “piccoli”, di cui spesso non si parla mai abbastanza.
      Le nostre storie dovrebbero avere più visibilità, perché potrebbero essere uno stimolo per tante persone.
      Continuiamo a inventare, innovare, cooperare e crescere: lavorare bene è la miglior risposta all’indifferenza, il resto verrà da sé ;)
      Buon proseguimento!
      LDL

  2. Da questo io propongo di creare un nuovo tipo di marketing… ” Concrete Marketing ”

    Una strategia di mercato basata sulla presa di posizione riassunta in questo articolo.

    Per far questo bisogna acquisire la consapevolezza che fino ad oggi il modo presentare se stessi e i prodotti sia stato solamente apparire, e non essere.

    La pubblicità in generale si basa su questo è ovvio, ma credo si possa studiare un metodo per proporre al pubblico nuove soluzioni basate sulla presentazione della sostanza e non dell’apparenza.

    In un mercato saturo di prodotti e metodologie di presentazione degli stessi, sicuramente quello che oggi premia è “la sintesi di presentazione” sintesi basata sulla qualità del prodotto.

    Penso che i pubblicitari possano dire basta al cercare di rendere piacevole quello che non lo è, e forzare la mano alle aziende a sviluppare prodotti migliori in modo tale che si possano presentare per quello che sono.

    1. Ciao Alfy,
      “concrete marketing”? Che bello!
      Già il nome suona bene, ti fa “vedere” e non soltanto “immaginare” qualcosa.
      Per convincere le persone a scegliere un’azienda piuttosto che un’altra, la facciata non basta più, credo che oggi sia la sostanza a prevalere sulla forma.
      La nostra scelta di comunicazione è molto orientata verso il nuovo stile che proponi: abbiamo scelto il marketing sociale per farci vedere, per essere vicini, per interagire, leggere e rispondere alle persone che ci danno fiducia, che ci criticano, che ci vogliono conoscere, dare suggerimenti, ecc…
      Questa nuova rotta di navigazione sul Web ci piace, e la viviamo come un’esperienza nuova ma perfettamente in tema con lo stile della nostra azienda, fatto di idee, nuovi approcci, rinnovamento.
      Ti auguro di trascorrere una bella giornata :)
      LDL

  3. Ciao a tutti,

    Interessante questa conversazione, molti gli spunti su cui riflettere…

    Innanzitutto, molto semplicemente, credo che la pubblicità, intesa nell’accezione tradizionale del termine, oggi come oggi non abbia + senso; soprattutto e di fatto, credo abbia ben scarsa possibilità di efficacia e, quindi, di sopravvivenza.
    Questo perchè, nei mercati del III millennio, non ha + senso parlare di pubblico/consumatori intesi come entità indistinta (considerata spesso come massa acritica): stiamo parlando di persone, di singoli individui sempre più informati, organizzati, consapevoli. Che decidono di farsi coinvolgere (oppure no). Come diceva Ogilvie in tempi ormai preistorici “Il consumatore non è uno sciocco, il consumatore è tua moglie” (o tuo marito, direi anche…): questo per dire che il pubblico, i consumatori, i clienti di un prodotto/servizio, in realtà siamo noi (!), sono io che porto il mio modo di vedere sull’argomento, è Luigi che ha attivato il tutto, siamo noi che stiamo partecipando a questa conversazione.

    Secondo punto: indubitabilmente il mercato attuale è saturo di prodotti/servizi e un’inversione di tendenza pare alquanto improbabile. Quindi, che si fa? Mah… negli ultimi tempi si parla sempre + insistentemente di responsabilità sociale dell’impresa e di sostenibilità, nel senso di (semplifico fortemente) un diverso approccio strategico alla gestione aziendale capace di fornire maggiori garanzie per la sopravvivenza dell’impresa all’interno di mercati, appunto, saturi di prodotti/servizi.
    Anche qui, credo che le cose siano molto + semplici di quanto complesse teorie gestionali spesso affermano. Credo che qualsiasi impresa possa contenere già in sé, nel suo operare, il concetto stesso di sostenibilità. Nel senso che, a mio parere, esiste un’unica missione sostenibile, la stessa per ciascun impresa: quella di migliorare la vita delle persone attraverso il proprio prodotto/servizio. Se questo accade, e accade realmente, le persone se ne accorgono e ne garantiscono la sopravvivenza all’interno del mercato; altrimenti no.

    Per finire, credo che il Social Marketing rappresenti, a tutti gli effetti, una bellissima opportunità/sfida per le aziende, che possono finalmente scendere ( sempre che lo vogliano fare..) dai vertici spesso astratti delle loro strategie di Marketing/Comunicazione per operare piuttosto dal basso, dalla base e conquistarsi – giorno per giorno e attraverso il contatto diretto con le persone – una propria reputazione, realmente fondata e legittimata.
    Tutto questo, attraverso non + pubblicità stereotipate o messaggi autoreferenziali, ma sulla base di un dialogo reale e costante con le singole persone che, di volta in volta, attivano un contatto/entrano in relazione con loro. Un gran bell’impegno, me ne rendo conto, anche rischioso forse, certo impegnativo perché presuppone una visione sicuramente diversa, ma che credo valga assolutamente la pena fare proprio. Speriamo!!!!!

    Intanto, questo gruppo mi sembra una bella opportunità…
    Grazie mille per gli spunti che le vostre opinioni mi hanno fornito, buona giornata!

    Elisa

    1. Elisa!
      Che altro posso fare se non sottoscrivere pienamente il tuo intervento? :)
      Vero, i consumatori non sono gli altri. I consumatori siamo noi, ed è proprio su di noi che possiamo modellare il servizio/prodotto da proporre, su di noi possiamo calibrare il messaggio da lanciare per convincere gli altri.
      Non vedo la “clientela” come un albero della cuccagna da saccheggiare, piuttosto come un campo da coltivare, con cura e passione.
      Ecco, dopo questa metafora botanica, voglio ringraziarti per aver condiviso il tuo pensiero con noi e sono contento che abbia deciso di unirti al gruppo su LinkedIn.
      Ci vediamo lì! ;)
      LDL

  4. ciao Gilberto, complimenti per il blog, molto molto bello ed interessante.
    Spesso anche io mi trovo ad avere a che fare con le PMI e il tuo blog mi aiuta a capire molte cose di quel mondo.
    Grazie e a presto!

    Massimo

  5. Ciao Alessandro,
    grazie, è sempre un piacere leggere un commento come il tuo :-)

    Cerchiamo di dire le cose come realmente stanno, senza nasconderci dietro false promesse. Ci piace essere pratici e diretti.
    Clienti contenti e informati sono per noi la migliore pubblicità, riteniamo importante e utile a tutti informare correttamente le persone :-)

    Continua a seguirci, anzi ti consiglio anche di provare i nostri servizi gratuiti descritti in questo post

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