Musica online: i servizi di streaming musicale e l’arrivo di Amazon Music Unlimited

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Ascoltare musica, scegliendo tra cataloghi enormi e a prezzi contenuti, è uno dei piaceri più grandi che Internet porta con sé. Fin dall’arrivo delle prime connessioni casalinghe, un collegamento a Internet significava andare alla ricerca di mp3 da scaricare, e chi c’era ricorderà di aver usato almeno una volta Napster (e poi eMule!): per chi non lo ricorda e non lo ha usato, Napster era un software che permetteva di condividere e scaricare le proprie librerie musicali, un successo enorme chiuso in tempi abbastanza brevi quando le grandi case discografiche si accorsero che i tempi stavano cambiando.

Oggi il panorama della musica online è molto diverso e i maggiori servizi di streaming offrono cataloghi immensi: per capire l’importanza di questi servizi, basta sapere che probabilmente il mercato musicale statunitense registrerà una crescita anche quest’anno, per il secondo anno consecutivo, evento che non si verificava dal 1999. Lo streaming negli USA è già il primo canale di guadagno per il mondo della musica (34,3% nel 2015), e i soldi arrivano soprattutto dagli abbonamenti e poi dalle pubblicità che sostengono i servizi gratuiti.

Bastano pochi euro al mese per avere tanta musica a disposizione di tutta la famiglia da pc e soprattutto dallo smartphone, usatissimo soprattutto tra i più giovani e così importante da catturare anche l’attenzione degli operatori mobili che creano offerte con inclusi i servizi musicali: per godersi la musica basta una connessione a Internet, a casa o fuori casa, anche se spesso con i profili a pagamento si ottiene l’ascolto offline.

Insomma, se il prossimo Natale volessi fare un regalo significativo ai tuoi figli o a un amico che rientra nella fascia “millennial”, tra i 18 e i 35 anni, un abbonamento a un servizio di streaming musicale potrebbe essere una scelta molto azzeccata (anche, probabilmente, per parecchi over 35).

Una statistica recente di GlobalWebIndex dice che il 77 per centro dei millennial usa un servizio di streaming musicale in maniera regolare, di solito Spotify o Apple Music, oppure qualche altro servizio come SoundCloud (che Spotify sembrerebbe voler comprare), Pandora o Deezer.

Ma non ci sono solo questi nomi e da poco è entrata nell’arena anche Amazon e per aiutarti a scegliere e valutare bene il tuo acquisto, oggi descriviamo i servizi più importanti e ricchi di musica per tutti i gusti (su Wikipedia è disponibile una pagina di confronto tra servizi di streaming).

Amazon Music Unlimited

Ci portiamo un po’ avanti: il nuovo servizio di Amazon è appena arrivato in Europa e per il momento non è disponibile in Italia ma sono nel Regno Unito, in Germania e in Austria.

Forte di nuovi accordi con case discografiche di peso come Sony e Universal, utilizzabile da mobile attraverso l’app Amazon Music, Amazon Music Unlimited prevede tre tipologie di abbonamento per chi utilizza già il servizio Prime, per chi non lo usa e per chi utilizza il nuovo sistema Echo

  • Utenti Prime e non Prime – Chi utilizza Prime (19,99 Euro/anno in Italia per avere vantaggi sui costi e tempi di spedizione e altri servizi accessori), potrà abbonarsi ad Amazon Music Unlimited a 7,99 sterline al mese, mentre chi non usa Prime pagherà 9,99 sterline al mese.
  • Chi acquista il dispositivo smart Echo potrà chiedere a voce all’assistente Alexa quale canzone ascoltare a un prezzo attorno alle 3,99 sterline mensili.

In attesa dell’arrivo anche in Italia, ricordiamo che Amazon Music Unlimited prevede 30 giorni di prova gratuita e tra i big del settore potrebbe essere una scelta tra le più convenienti. Il particolare interessante è la comparsa dei testi delle canzoni durante l’ascolto.

Spotify

Raccomandazioni personalizzate (tra le quali la molto apprezzata playlist settimanale Discover Weekly), playlist collaborative, l’integrazione con Facebook che permette una facile condivisione della musica in ascolto, sono solo alcune delle caratteristiche che rendono Spotify molto apprezzato, senza considerare il modello freemium che consente l’ascolto gratuito grazie all’inserimento di messaggi pubblicitari.

Per capire se Spotify è il servizio giusto, bisogna provarlo, proprio come tutti gli altri: la prova gratuita di Premium dura 30 giorni e poi l’abbonamento passa a 9,99 Euro mensili o 14,99 Euro al mese per la famiglia, fino a sei persone, con la possibilità di ascolto anche offline.

Apple Music

Probabilmente la scelta più adatta se:

  • tu o chi vive con te siete molto attenti alle hit del momento (Apple ha anche degli accordi in esclusiva con alcuni artisti come Taylor Swift, che ha polemizzato con Spotify contestando il suo sistema freemium, l’ascolto della musica gratis ma con inserti pubblicitari)
  • hai una grande confidenza con iTunes
  • hai una libreria di canzoni sul tuo computer: iTunes le metterà insieme a quelle che ascolterai su Apple Music e potrai usarlo per accedere a entrambi

Al primo accesso, potrai indicare le tue preferenze e ricevere consigli basati sui tuoi gusti e le canzoni che ascolterai. Naturalmente, sui dispositivi iOS puoi interpellare Siri e chiedere a voce cosa desideri ascoltare.

Apple Music ha un periodo di prova lungo, ben tre mesi: trascorso il periodo free, costa 9,99 Euro al mese per persona o 14,99 Euro al mese per la famiglia (fino a sei persone), anche se alcune voci che circolano da qualche settimana riferiscono un calo di 2 Euro per entrambi gli abbonamenti in prossimità delle feste natalizie 2016.

Google Play Music

30 giorni di prova gratuita e poi piani a pagamento da 9,99 Euro al mese per persona o 14,99 Euro al mese per sei persone (abbonamento Family).

Google Play Music non punta tanto sulle novità quanto sulla sua capacità di scegliere la musica che preferisci, non solo in base a quello che hai già ascoltato ma anche in relazione alla tua posizione e al momento della giornata, per darti in ogni momento la musica più adatta, anche offline.

Ora non ti resta che iniziare le prove gratuite: ricorda di disattivare l’abbonamento prima della scadenza se non intendi proseguire e iniziare a pagare.

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