Ehiweb indaga: qual è il nuovo rapporto che si è creato tra tv e social network?

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Salotto, divano, copertina calda, relax, tv. Manca qualcosa per completare una perfetta serata casalinga in compagnia del proprio programma preferito? Ma certo: smartphone e tablet, o all’occorrenza il caro e vecchio computer!

Chi etichettava la televisione come “quasi defunta” e incapace di stare al passo con i tempi, scavalcata dai giovani e rampanti social network, deve ricredersi. Infatti la televisione è ancora viva e vegeta, e ha saputo vincere la sfida della sopravvivenza con una strategia intelligente: quella dell’integrazione.

Com’è che si dice? Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, cerca di averlo come alleato! Poco importa che l’idea geniale sia venuta a chi lavora dietro gli schermi o, semplicemente, l’uso in questo senso sia nato naturalmente e senza troppe forzature dagli utenti: ciò che è interessante notare è quanto il fenomeno sia ormai radicato nelle abitudini quotidiane dell’utente medio di internet.

E potevamo noi di Ehiweb non indagare?

Ormai è un dato di fatto: secondo i risultati ottenuti da uno studio annuale dell’Ericsson ConsumerLab, il 62% dei consumatori utilizza i social media mentre guarda la TV facendo registrare un incremento del 18% rispetto allo scorso anno. Il 67 % guarda la televisione direttamente dal proprio tablet, smartphone o computer portatile e il 60 % usufruisce di servizi on – demand su base settimanale, quindi la TV “ovunque e sempre” oggi è una realtà di mercato importante.

Cosa si nasconde dietro questo fenomeno? Le ragioni principali per cui le persone sentono il bisogno di commentare live ciò che vedono in tv sono: il bisogno di non guardare la TV da soli, l’idea di creare un feeling con la comunità, la curiosità verso le opinioni altrui, la ricerca di informazioni addizionali, la volontà di interagire o influenzare il contenuto e la gratificazione nel fatto che i propri commenti su una trasmissione molto seguita siano letti da un grande pubblico.

Insomma, perché guardare un programma in solitudine quando esiste la possibilità di vederlo virtualmente con altre migliaia di spettatori?

È quasi superfluo sottolineare che la televisione, soprattutto quella americana, non ha perso tempo e sta cavalcando l’onda.

Negli Stati Uniti a usare con maestria e grande coinvolgimento i social network sono soprattutto i talent show (The Voice e X-Factor su tutti) e le serie televisive. Vengono creati prima i profili social dei programmi che diramano i comunicati stampa, si realizzano profili dei protagonisti delle serie per interagire coi fan, si costruiscono reti di relazioni per la maggiore condivisione possibile di contenuti.

Persino i nomi dei programmi nascono in funzione dei social network: quindi titoli corti o perlomeno facilmente siglabili. Così Game of Thrones diventa GOT, The Big Bang Theory si trasforma nell’hashtag TBBT, The Vampire Diaries e The Walking Dead sono riconoscibili su Twitter come TVD e TWD.

E in Italia? La situazione è indubbiamente molto positiva. Secondo i dati dell’ultima settimana raccolti da Audiosocial TV, “X Factor” (Sky) si conferma al primo posto con il 42,8% dei tweet totali sui programmi monitorati, seguito al secondo posto da “Pechino Express” (Rai 2), che ottiene il 7,8% % dei tweet. Al terzo posto “Report’” (Rai 3) con il 6,1% dei tweet totali e al quarto “Ballarò” (Rai 3) con il 4,6% dei tweet totali. Seguono “Le Iene” (Italia 1) con il 4,0%, “Servizio Pubblico” (La 7) con il 3,7%, “Piazza Pulita” (La 7) con il 3,4% e “Uomini e Donne” (Canale 5) con il 3,3%.

Siete anche voi degli spettatori-social? Quali sono i programmi che guardate e twittate?

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