Fenomeno Instagram, qualche dritta per usarlo bene

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Instagram ti piace ma non sai ancora come avventurarti in questo mondo tutto immagini? Hai creato un account ma non hai ancora postato una foto?

Il più famoso social network che vive di fotografie (e da qualche tempo di stories, immagini e video che durano 24 ore e poi scompaiono) mantiene sempre l’obiettivo per cui è nato: scatti e pubblichi, anche se tra questi due momenti può passare una quantità di tempo variabile dedicato a perfezionare le fotografie, una decisione che dipende da esigenze, piacere personale, professionale e dal tema del profilo Instagram.

Handmade Travel, profilo di viaggi “fatti a mano”: usare un tema o un pattern ricorrente per le foto è una tra le tante idee valide per personalizzare un profilo.

In breve: su Instagram puoi fare quello che vuoi, non devi per forza essere un viaggiatore, un appassionato di cibo o un’attività che vende oggetti instagrammabili – tre categorie che trovano una casa naturale dentro Instagram – ma puoi coltivare il tuo progetto personale, qualsiasi sia: immortalare i tuoi animali domestici, i tuoi figli, pubblicare le tue illustrazioni, i libri che hai letto con tanto di recensione, raccontare quello che fai per vivere. Esplora Instagram e ci troverai di tutto, dagli usi più semplici a quelli più creativi.

I colori caldi delle fotografie di Bart Blachino: il suo profilo è dedicato a New York, sua città adottiva.

Certo, se hai un’attività lavorativa che si presta o per la quale riesci a trovare un racconto per immagini, Instagram può darti pubblico e soddisfazioni: infatti i contenuti li puoi anche sponsorizzare, cioè pagare perché siano mostrati a un pubblico più o meno vasto e corrispondente a determinate caratteristiche.

Instagram è un mondo variopinto e interessante, tutto da scoprire, impossibile da riassumere per intero in un solo post: qui di seguito risponderemo ad alcune domande e curiosità dedicandole proprio a chi lo conosce poco, per capire come muovere i primi passi.

Perché tanti #hashtag ad accompagnare ogni foto?

Instagram è il luogo in cui gli amanti degli hashtag possono trarre soddisfazione usandone fino a trenta per ogni post, scegliendo se inserirli insieme alla descrizione dell’immagine o nel primo commento.

Gli hashtag servono a cercare, a farsi trovare, a entrare nel flusso di un certo tipo di contenuti e anche a partecipare a concorsi o eventi, senza abusarne per inserirti in contesti inappropriati. Con un po’ di studio e di ricerca puoi individuare quali hashtag fanno per te e tenerli da parte per usarli quando servono.

Gli hashtag sono ancora più interessanti rispetto al passato perché si possono seguire proprio come si diventa follower di una persona o azienda: se Instagram ti aiuta a farti conoscere per lavoro – perché sei un libero professionista creativo o perché hai un negozio, solo per citare due casi – sarà molto interessante studiare con scrupolo dentro quali “flussi” di hashtag cercare di collocarti, e non è detto che quelli potenzialmente più proficui per te siano sempre quelli più utilizzati; studia bene il settore nel quale operi e comincia a sperimentare.

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Ci immaginiamo, viviamo e raccontiamo sempre come se fossimo monoliti, blocchi di carne ed emozioni, tutt'uno eppure, se stringi la vista sui particolari è facile accorgersi di quanti piccoli dettagli e ingranaggi siamo fatti. Siamo macchine, tutt'altro che perfette, che possono sbagliare, cambiare idea, cambiare vita e anche – ahimè – trovarsi in sorte corpi malandati per malattie che è difficile combattere. . La ricerca serve soprattutto a questo e le mele di cui voglio parlarti oggi sono quelle che ci provano davvero, a levarti il medico di torno. Sono le mele di @aism_onlus che in questo fine settimana è in 5000 piazze italiane con le mele della ricerca. A fronte di una piccola donazione è possibile sostenere il processo di soluzione di una malattia tremenda come la sclerosi multipla e pure portarsi a casa un sacchetto di mele e allora a quel punto non vuoi farci qualcosa di buono? Insieme ad altre dieci blogger, oggi ti proponiamo una raccolta di ricette golose per utilizzare proprio queste mele, quindi tutte in piazza, a cercarle e poi in cucina con me e con @thebluebirdkitchen @mangioquindisono @lagonzi @marysol_life @julskitchen @lamagiadellespezie @papillamonella @conlemaniinpasta @sweetartisanstories @cr_eative. . La ricetta della torta di mascarpone e mele (swipe sulla foto per farsi venire una voglia pazza) è sul blog, in home, al link in bio ??@valefatina insieme a una raccolta di ricette con le mele. Sui profili e sui blog delle altre blogger trovi tutte le proposte che hanno preparato per questa occasione . . . #SMuoviti #lameladiaism #unamelaalgiorno #incucinaconleinstamamme #food4igers #tentarnoncuoce #ifpgallery #dolcezzeincucina #dolciitaliani #cakeoff #dolcivisioni #ledolcitentazioni #homemadehappiness #sweetcuisines #fotointavola #ilmioritmolento #esercizidibellezza #faidellordinariounapoesia #rincorrerelabellezza #ritrovailbello #foodblogeats #tastingtable #beautifulcuisines #hautecuisines #scrumptiouskitchen #thekitchn #food4thought #top_food_of_instagram #mycommontable #tastespotting

A post shared by Valentina Masullo (@valefatina) on

Il profilo di Valentina Masullo, fotografa di cibo: alla fine del post, una sequenza di hashtag studiati per accompagnare le sue fotografie.

Se vuoi, puoi anche coniare un tuo hashtag personale: difficile essere originale al punto di essere l’unico a usarlo, ma se ne trovi uno usato con poca frequenza che puoi ragionevolmente “fare tuo” associandolo con costanza ai tuoi contenuti, potrebbe diventare la chiave con la quale le persone poi verranno a cercarti e che useranno quando parleranno di te su Instagram.

Mi piacciono le foto fatte da altri, posso usarle?

I mezzi tecnici per “regrammare” (condividere le foto altrui) ci sono: per esempio, app come Repost che in pochi clic ti permettono la condivisione.

Il punto focale è attribuire la foto a chi l’ha scattata: con le app create per questo scopo, la foto di Instagram viene condivisa sempre con il nome del suo creatore, ma è buona prassi chiedere anche il permesso per l’utilizzo e rinunciare se la risposta è negativa.

Il nostro profilo con una foto condivisa dal Socialfactor, organizzatorie della FoosBOLCup, torneo di biliardino tra agenzie di comunicazione bolognesi che sponsorizziamo.

In ogni caso, dato che Instagram è un social nel quale coltivare i propri contenuti, diverso da tutti gli altri, non ha uno strumento nativo di condivisione e il comportamento più premiante è proprio la cura di contenuti originali. Facci caso: i post di Instagram sono condivisibili con facilità altrove – per esempio embeddandoli nel post di un blog, come abbiamo già fatto qui – ma non al suo interno: probabilmente non è per caso.

Posso usare Instagram dal computer?

Sì, puoi, anche se le funzioni disponibili sono limitate rispetto al telefono, mezzo per il quale è nato. Da computer, basta aprire il browser, inserire l’indirizzo web instagram.com ed entrare nel tuo account con username e password.

Per farne un uso più esteso e caricare foto e stories da computer, gestire hashtag e quindi usare Instagram in modo più esteso, puoi usare estensioni dei browser come IGES, nate per emulare l’esperienza di gestione di Instagram da smartphone, o affidarti a strumenti di gestione più complessi come Later, utilissimo se decidi di fare un uso professionale di Instagram.

Stories o no stories?

Le stories naturalmente non sono obbligatorie e se hai già un profilo Instagram puoi continuare a usarlo come hai sempre fatto. Non c’è dubbio però che le stories siano pane per la nostra comune curiosità e che ci sia chi ha trovato modi molto interessanti di usarle, dai reportage quotidiani di un’attività – i dietro le quinte piacciono sempre – alle riflessioni personali condivise con il pubblico di passaggio.

Una delle Stories che abbiamo pubblicato durante la festa per l’inaugurazione della nostra nuova sede.

Disinvoltura nel mettersi davanti alla macchina fotografica del telefono o nell’usare la voce sono caratteristiche essenziali, ma se comunque vuoi provarci il nostro consiglio è di iniziare senza andare allo sbaraglio ma organizzandoti argomenti da affrontare e come farlo: l’improvvisazione migliore è spesso frutto di un gran lavoro preliminare.

Cos’è IGTV?

È un canale ulteriore disponibile su Instagram se vuoi pubblicare video: rispetto alla durata delle Stories, infatti, qui puoi allungarti fino a un’ora per video. La direzione che Instagram sembra voler dare a IGTV somiglia proprio a un’esperienza televisiva, con tanto di possibilità di dividere i video in categorie diverse (collections) e di creare delle vere e proprie serie con tanto di titolo e descrizione: lato spettatori, la possibilità di ricevere delle notifiche all’uscita di ogni puntata rafforza ancora di più l’idea di fruire di IGTV proprio come di un broadcaster, una piattaforma che ospita contenuti. Insomma, un po’ come YouTube e ancora di più come la Snapchat TV e i suoi “Originals”, veri show a puntate in formato rigorosamente verticale.

Video da IGTV

Come vedi, il mondo Instagram è diffuso e complesso, ma niente paura: non ti resta che provare e capire se il mondo di IG fa per te, mentre in parallelo avanzano altri social sulla cresta dell’onda come TikTok: la scelta di come dare vita al tuo racconto personale o professionale è tua così come lo sono il tuo stile e i tuoi interessi.

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