Cambiare operatore di connessione a Internet: cos’è la migrazione e come avviene

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Migrazione è il termine tecnico che indica il passaggio di una linea Internet tra due operatori. La migrazione parte dalla richiesta del cliente e viene gestita dai due operatori: di norma, è un’operazione che ha successo e avviene in tempi medi compresi tra le due e le quattro settimane.

In questo post vediamo la migrazione un po’ più da vicino e lo facciamo insieme alla nostra Simona Di Bartolo, Responsabile dell’assistenza clienti Ehiweb: Simona ci ha spiegato quel che è bene sapere sulla gestione delle migrazioni (e come le gestiamo noi), cosa serve per avviare una migrazione e quali sono alcuni casi particolari.

Simona è la nostra responsabile dell’assistenza clienti. Simpatia, gentilezza, competenza, precisione e velocità sono solo alcune delle sue tante qualità.

Cambiare provider con una migrazione: Simona, ci spieghi come avviene?

Al centro dell’operazione che permette di cambiare operatore di una linea ADSL o FIBRA c’è il codice di migrazione. Il cliente deve cercare il codice sulla bolletta o chiederlo al suo operatore e poi comunicarlo al nuovo operatore che potrà avviare la migrazione della linea.

Nel nostro caso, oltre al codice di migrazione, il cliente deve fornirci anche:

  • modulo di adesione firmato
  • documento di identità
  • metodo di pagamento: noi usiamo il RID bancario o la carta di credito

Chi acquista una linea direttamente dal nostro sito web può fare tutto online, compresa la firma dell’adesione: sul sito Ehiweb, tutti i passaggi sono digitali e non c’è più bisogno di ricevere, stampare, firmare e rispedire documenti cartacei, cosa che snellisce e velocizza anche i tempi della migrazione. Il nuovo cliente avrà comunque un contatto immediato e diretto con noi per conoscerci, confermare tutti i dati inseriti e avviare la migrazione.

Il cliente che chiede una migrazione deve dare disdetta all’operatore che vuole lasciare?

Nel caso di una migrazione non è necessario, basta aspettare che si completi il processo: siamo noi a gestire la migrazione e a comunicare con l’operatore di provenienza.

Per maggiore sicurezza, e solo quando la migrazione si è conclusa e la nostra linea è attiva, consigliamo sempre di mandare una mail PEC o una raccomandata al vecchio provider per comunicare in modo ufficiale il passaggio al nuovo operatore.

Esistono casi nei quali è meglio chiudere la linea attiva e poi attivare una linea nuova, senza avviare la migrazione?

Nel caso di un cambio di abitazione, non può mai esserci una migrazione: noi attiviamo una linea nella nuova casa, e il cliente deve dare disdetta all’operatore che fornisce la connessione nella vecchia casa, nei tempi che preferisce. Sono due operazioni indipendenti.

A volte invece capita che il cliente chieda la migrazione anche se ha già dato disdetta all’operatore che vuole lasciare. In questo caso possono succedere due cose:

  • se il nuovo cliente ci comunica di aver dato disdetta prima di chiedere la migrazione, lo informiamo che è necessario procedere con una nuova attivazione
  • se per qualsiasi motivo non sappiamo che il nuovo cliente ha già dato disdetta, la lavorazione della migrazione può interrompersi nel momento in cui il vecchio operatore chiude la linea, eseguendo quanto richiesto dal cliente tramite disdetta. La soluzione c’è: partiamo con una nuova attivazione, si tratta solo di aspettare un po’ di tempo in più.

Altro caso interessante si ha quando, oltre alla migrazione della linea, il cliente chiede di portare da noi anche il suo numero di telefono: in questi casi facciamo un’analisi dettagliata della situazione e può capitarci di consigliare di non chiedere la migrazione ma di procedere con una nuova attivazione della linea Internet insieme alla portabilità del numero.

Infine, se nel passaggio tra operatori c’è un cambio di infrastruttura di rete, allora non può esserci migrazione ma solo nuova attivazione: il cliente dovrà disdire il contratto con il suo vecchio operatore e attivare una nuova linea con noi. Un esempio: i clienti che vogliono attivare con noi una linea FIBRA 1 Giga Open Fiber e che hanno altri tipi di linee ADSL o FIBRA, ricadono in questo caso perché l’infrastruttura Open Fiber è diversa da quella dalla quale provengono.

Dal punto di vista economico, per il cliente che arriva da noi non cambia nulla: la migrazione e l’attivazione di una nuova linea hanno lo stesso contributo iniziale di 49 Euro.

Una domanda frequente: “Quanto rimarrò senza linea nel momento in cui avviene il passaggio tra i due operatori?”

Spesso non c’è nessuna interruzione della linea, a volte può capitare che linea sia assente per una o due ore.

In alcuni casi rari dovuti a esigenze personali, il cliente preferisce non chiedere la migrazione ma attivare una nostra nuova linea oltre a quella che ha già, per non rischiare nemmeno una disconnessione brevissima: avere due linee attive in parallelo è possibile, ma è fondamentale ricordare di dare disdetta al vecchio operatore quando la nostra linea diventa attiva, per evitare di continuare a pagare anche quella vecchia.

Cosa succede quando la migrazione finisce e il cambio di operatore è fatto?

Dal punto di vista operativo, la migrazione non prevede l’intervento di un tecnico. Nel nostro caso, contattiamo il cliente per comunicargli la data del passaggio e per avvertirlo che qualche giorno prima riceverà il nostro modem gratis e già configurato per la connessione: basta scollegare il modem del vecchio provider e collegare il nostro per iniziare a navigare.

Mandiamo anche una mail con tutti i parametri di configurazione del modem, da conservare o da utilizzare con un modem alternativo al nostro FRITZ!Box 7530.

Può succedere che una migrazione non vada a buon fine?

È davvero raro, ma se notiamo un rallentamento nella gestione da parte del provider di provenienza, contattiamo il cliente per valutare insieme se interrompere la migrazione e passare a una nuova attivazione, o se aspettare che la migrazione si completi.

Ne approfitto per accennare anche a un altro caso: quando il cliente lascia noi per un nuovo provider e chiede la migrazione.

Lo spiego in modo schematico:

  • il cliente chiede la migrazione da noi verso un nuovo provider
  • il nuovo provider ignora la richiesta di migrazione e attiva una nuova linea senza consigliare al suo nuovo cliente di mandarci una disdetta. Risultato: noi restiamo all’oscuro di questo passaggio e la nostra linea rimane attiva
  • il cliente si accorge che la nostra linea è ancora attiva insieme alla nuova quando riceve due fatture, quella del nuovo operatore e la nostra.

Quindi il mio consiglio è di mandare sempre una PEC o una raccomandata a procedura completata: se hai una nostra linea e chiedi la migrazione verso un nuovo operatore, scrivici una PEC o una raccomandata non appena avrai la tua nuova linea attiva.

E quando il passaggio tra operatori avviene con profili di connessione diversi, cosa succede? Per esempio, se un cliente ha una ADSL 20 Mega con il suo operatore ma vuole passare a una linea 100 Mega Ehiweb, è una migrazione?

Dipende. In questi casi facciamo sempre una valutazione accurata per confermare la migrazione o, in caso contrario, per informare il cliente che è necessario procedere con una nuova attivazione.

Se invece un cliente Ehiweb vuole cambiare profilo di connessione ma restando sempre con Ehiweb, per esempio per passare da una ADSL 20 Mega a una FIBRA 100 Mega, oppure da una FIBRA 100 Mega alla FIBRA 1 Giga, è una migrazione?

In questo caso il passaggio interno si chiama upgrade e lo valutiamo insieme al cliente che ce lo richiede. Spesso siamo noi per primi a proporre il passaggio quando vediamo che un cliente può accedere a un profilo superiore e quindi avere una connessione più veloce. Il cliente può decidere in totale libertà se accettare l’upgrade o se mantenere la linea Ehiweb che ha già.

Nella procedura di migrazione o attivazione di una linea spesso sono coinvolti anche i numeri di telefono che possono essere portati da un operatore a un altro: i casi sono diversi e meritano un approfondimento che daremo in un prossimo post.

Nel frattempo, se stai pensando di passare a un nuovo operatore, hai visto le nostre offerte e vuoi saperne di più, scrivici o chiamaci, ti daremo tutte le informazioni che desideri.

L’immagine di copertina è di Stephan Henning da Unsplash

Ci sono 4 commenti

  1. Mio figlio ha fatto migrazione da Vodafone a Tim,e a settembre 2023 gli è stata attivata la linea dal nuovo operatore.Vodafone aveva già cessato la sua fornitura.Vodafone però insiste con bollette arretrate fin da ottobre,anche questo mese bolletta arrivata,a Febbraio ha pensato di mandare disdetta/revoca a Vodafone con raccomandata r/r,ma purtroppo non gli è mai ritornata la cartolina di ricevimento.Come si deve comportare con Vodafone e con le bollette che continuano a mandare?Vi ringrazio di cuore se riusciste ad aiutarmi grazie Tosetti

    1. Ciao Pierangelo,

      come provider, nel post che hai letto e commentato abbiamo descritto cos’è la migrazione e come operiamo noi consigliando di dare disdetta al vecchio operatore subito dopo la conclusione della migrazione, ma non abbiamo modo di addentrarci nelle situazioni specifiche.

      Potrebbe esservi di aiuto rivolgervi a un’associazione di consumatori, se con il supporto di Vodafone non ne venite a capo.

  2. Complimenti per l’articolo, chiaro ed esauriente, tuttavia continuo ad avere un problema legato alla migrazione.
    A metà 2023 contratto con voi (Ehiweb) la migrazione di una linea dati + portabilità del numero telefonico provenienti da TIM; il tutto va a buon fine nel giro di una manciata di giorni. Passano i mesi e a febbraio 2024 decido di tornare nuovamente in TIM che nel frattempo mi offre condizioni più vantaggiose di Ehiweb.. ovviamente vorrei migrare la linea dati e ri-portare il numero fisso, ma dopo tre tentativi conclusi nella seconda metà di marzo (oltre un mese dopo il primo tentativo) TIM sentenzia che non riesce a far funzionare i codici di migrazione che Ehiweb mi ha fornito per linea e numero.. Ehiweb dichiara che la responsabilità non è sua, di fatto TIM mi propone di cessare la linea con Ehiweb (con mio aggravio di costi, che non sarebbero dovuti se andasse in porto la migrazione..). Morale non vedo altra possibilità che cessare la linea con Ehiweb, ma perché devo sostenere dei costi in più visto che la gestione della migrazione non dipende certo da me? Oltretutto la migrazione TIM -> Ehiweb è andata senza intoppi, perché al contrario no?

    1. Ciao Antonio,

      la migrazione con TIM si può fare e noi siamo decisamente collaborativi. Infatti diamo sempre i codici di migrazione aggiornati, sia per la connessione che per il numero. Sono due codici distinti: uno per la linea internet e uno per la portability del numero telefonico.

      Seguendo la delibera 103/21/CIR come facciamo noi, tutti gli operatori possono eseguire migrazioni.

      Poi ci sono operatori come noi che sanno cosa fare e lo fanno bene, altri che invece hanno difficoltà di preparazione e preferiscono attivare nuove linee invece che migrarle. Sicuramente è più facile e remunerativo: di solito per nuove attivazioni gli operatori prendono un contributo più alto rispetto ad una migrazione.

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