Bufale online: il messaggio sulla “disattivazione” di Facebook e l’arrivo di Facebook a pagamento

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Le bufale e i messaggi ingannevoli online hanno probabilmente la stessa età di internet e, al contrario di quel che si potrebbe pensare, non risparmiano nessuno: è di pochi anni fa l’autodenuncia involontaria di uno scrittore e giornalista molto noto, che aveva pubblicato sul quotidiano che ospitava le sue lettere la descrizione di un tentativo di phishing che però lui non aveva riconosciuto (e nemmeno l’eventuale persona o persone che avevano dato l’ok alla pubblicazione del pezzo).

Facebook, tra i tanti luoghi online molto frequentati, è spesso veicolo di circolazione rapida di messaggi falsi, a volte riguardanti proprio l’uso dello stesso social network che vengono pubblicati per “impedire a Facebook” di fare qualcosa, di solito citando motivi di privacy.

Già nel 2014 circolava l’avvertimento a diffidare Facebook dall’utilizzare “un software che permette il furto di informazioni personali”, mentre da qualche settimana molti hanno condiviso o hanno visto conoscenze comuni condividere questo messaggio di cui citiamo solo la parte iniziale:

“Anch’io sto disattivando!
Così ora lo stanno facendo, appena annunciato su Channel 4 News. Facebook addebiterà a tutti gli utenti a partire da lunedì. Puoi fare un’opt-out facendo questo. Tieni il dito su questo messaggio e copialo. Non si può condividere. Non do il permesso a Facebook di addebitare 4,99 dollari al mese sul mio account, anche; tutte le mie foto sono di mia proprietà e NON di Facebook!!!”

Probabilmente ormai sono altrettanto numerosi i post parodia di questo messaggio e i post di persone che si dichiarano sgomente perché lo hanno visto condiviso da alcuni dei propri contatti: e in effetti è possibile che molti lo abbiano condiviso con l’idea che “male non fa”. È un errore, seppure in buona fede, che mostra pubblicamente una probabile poca confidenza con il mondo online e dei social.

Con un problema: oltre all’inutilità di condividere un messaggio che non può avere effetti reali (nel caso ci fosse un “pericolo” simile a quello denunciato), appare chiaro che spesso chi usa una piattaforma social come Facebook lo fa senza aver mai fatto attenzione alle condizioni di servizio, cioè senza aver letto e compreso cosa regola il rapporto tra la piattaforma e chi decide in modo volontario di usarla.

Alcune cose da conoscere sull’uso di Facebook e sulla tua privacy

Le condizioni d’uso attuali di Facebook e degli altri prodotti Meta sono chiare: “Utilizzando i nostri Prodotti, l’utente è consapevole che mostreremo inserzioni ritenute pertinenti per l’utente. Facebook usa le informazioni personali dell’utente per aiutare a determinare quali inserzioni mostrare all’utente.”

E inoltre, specifica Facebook: “Facebook non vende le informazioni dell’utente agli inserzionisti e non condivide informazioni che identificano direttamente l’utente (informazioni come il nome, l’indirizzo e-mail o altre informazioni di contatto dell’utente) con gli inserzionisti senza l’autorizzazione specifica dell’utente stesso.”

Entra quindi in gioco la privacy e la consapevolezza di come agisce Facebook, che nella sua pagina dedicata spiega, tra i tanti punti:

  • che cos’è l’informativa privacy
  • quali informazioni raccoglie
  • come usa le informazioni raccolte
  • come puoi gestire le informazioni raccolte su di te controllando le impostazioni della privacy.

In sintesi, Facebook raccoglie:

  • indirizzo email o numero di telefono: questi due dati sono essenziali per iscriversi alla piattaforma. Se non vuoi fornirli, non puoi accedere a Facebook
  • attività svolte sui prodotti Meta, per esempio i “Mi piace” che metti ai contenuti che incontri
  • le tue amicizie e follower
  • informazioni che provengono dal dispositivo che usi
  • informazioni da partner sulle attività svolte dentro e fuori dai prodotti Meta.

Ed ecco come Facebook spiega come usa le informazioni:

“Ecco alcuni modi in cui usiamo le tue informazioni:

  • Personalizziamo la tua esperienza, ad esempio suggerendo reel da guardare o community a cui unirti.
  • Miglioriamo i nostri Prodotti aggiungendo informazioni sul modo in cui li usi e su cosa accade sul tuo dispositivo quando la nostra app si chiude improvvisamente.
  • Ci impegniamo a prevenire comportamenti dannosi e garantire la sicurezza dei nostri Prodotti.
  • Inviamo messaggi relativi ai Prodotti che usi o che potrebbero piacerti, se ce lo consenti.
  • Svolgiamo ricerche per il bene delle persone nel mondo, ad esempio per migliorare la tecnologia o per dare supporto durante una crisi.”

Gestire le tue impostazioni, una volte dentro Facebook, è importante: per esempio, da computer basta fare clic sulla tua foto profilo in alto a destra e scegliere Impostazioni e privacy e poi “Controllo della privacy”.

Le impostazioni e privacy raggiungibili da desktop usando Facebook. Le voci elencate e cliccabili sono: 
impostazioni
Lingua
Controllo della privacy
Centro sulla privacy
Registro attività
Preferenze per il feed
La finestra del controllo della privacy che porta a queste impostazioni, tutte illustrate con persone o immagini che evocano quanto spiegato dai link:
Chi può vedere i contenuti che condividi
In che modo le persone possono trovarti su Facebook
Come proteggere il tuo account
Le tue impostazioni relative ai dati su Facebook
Le tue preferenze relative alle inserzioni su Facebook

Per avere più informazioni sull’uso dei dati per mostrarti inserzioni pubblicitarie, visita le impostazioni delle inserzioni: da questa sezione, per esempio, puoi vedere quali aziende o inserzionisti ti hanno incluso o inclusa nel loro pubblico.

Cosa succede ora che Facebook diventa a pagamento

Da poco Facebook ha introdotto un sistema di abbonamento mensile a 12,99 Euro che distinguerà chi potrà usarlo senza inserzioni, pagando, e chi potrà continuare a usarlo in modo gratuito, con le inserzioni.

In pratica, come puoi leggere anche nell’articolo di approfondimento che Valigia Blu ha dedicato all’argomento, per usare Facebook accetti di farti profilare (cioè conoscere e diventare parte del pubblico al quale vengono mostrate inserzioni che dovrebbero essere pertinenti ai tuoi interessi) oppure puoi pagare l’abbonamento per non farti profilare. La terza via? Non usare Facebook.

Le informazioni sulle condizioni d’uso e sulla privacy che entreranno in vigore dal 12 gennaio 2024 sono già disponibili per essere lette nelle versioni aggiornate:

Si può disattivare Facebook?

“Anch’io sto disattivando!” in effetti non dichiara quale sia l’oggetto della “disattivazione”, ma nel caso te lo stessi chiedendo: Facebook si può disattivare per un periodo, e naturalmente puoi anche cancellare il tuo account in modo permanente.

Come si fa a disattivare? Dal centro gestione account scegli Dettagli personali dal menu a sinistra e poi Proprietà e controllo dell’account e quindi Disattivazione o eliminazione definitiva. Disattivare l’account può essere utile se per un periodo non vuoi essere presente su Facebook, così nessuno potrà vedere il tuo profilo, e potrai riattivarlo semplicemente riaccedendo a Facebook.

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