Modem libero: aggiornamenti sulla possibilità di scegliere il modem che preferisci per navigare

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Lo scorso aprile pubblicavamo il primo dei nostri post sul tema “modem libero”, cioè la possibilità di attivare una linea Internet e decidere in autonomia quale modem/router usare, e davamo alcune indicazioni per inquadrare meglio la questione al centro di un dibattito acceso qui in Italia:

  • esiste un regolamento europeo che sancisce il diritto di ogni utilizzatore di scegliere in libertà il modem da usare per collegarsi a Internet
  • in Italia non esiste una situazione omogenea: alcuni provider obbligano i clienti all’utilizzo di un modem fornito da loro e al pagamento dello stesso in fattura, con canoni mensili, e in alcuni casi aggiungono anche limitazioni alla configurazione del modem
  • Ehiweb è da sempre in favore della libertà di scelta e utilizzo del modem. Tutte le indicazioni si trovano sulla pagina dedicata alla trasparenza tariffaria del nostro sito: la trasparenza tariffaria è un obbligo per ogni provider e ti consente di controllare tutti i dettagli delle offerte che ti interessano

Estate 2017: gli emendamenti al testo della Legge Europea

Dopo l’interpellanza dei deputati Catalano, Quintarelli, Galgano e Monchiero e dopo l’Ordine del Giorno del Senatore Fabrizio Bocchino, l’ultimo aggiornamento arriva da Ivan Catalano che lo scorso 27 giugno ha depositato un emendamento al testo della Legge Europea 2017, il “disegno di legge che detta disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea” approvato dal Consiglio dei Ministri a fine marzo.

La proposta di emendamento conteneva due modifiche in favore della libertà di scelta del modem e della applicazione di una sanzione tra il 2 e il 5% del fatturato, applicabile dalla Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) al provider che avesse infranto questa nuova disposizione.

Catalano ha spiegato in un post recente come anche il Governo abbia proposto un emendamento contenente una sanzione meno deterrente di quella da lui proposto e che tra i due la commissione politiche europee abbia scelto quest’ultima, che Catalano definisce non soddisfacente, impegnandosi a portare avanti la questione.

La petizione per il modem libero

Su Change.org, la piattaforma per le petizioni, esiste anche quella dedicata al modem libero con la richiesta diretta a tutti i provider di “liberare” i propri clienti e lasciare aperta la scelta dell’apparecchiatura per gestire la linea Internet (ADSL o FIBRA), al limite consigliando l’uso di un terminale predisposto dal provider ma senza alcune imposizione.

Al momento la petizione ha raccolto quasi un migliaio di firme e sarà consegnata ad AGCOM: sui social si può seguirne l’andamento e tutto quello che riguarda il tema con l’hashtag #modemlibero

Ancora sulla trasparenza tariffaria

La questione modem libero è più di una diatriba tecnica perché l’imposizione di un modem significa anche adesione economica forzata al comodato d’uso, e limitazione della libertà di scelta: ogni cliente fibra e ADSL, dovrebbe disporre liberamente dei parametri di navigazione necessari per configurare un modem diverso da quello imposto.

Ci auguriamo che la discussione sul modem libero prosegua e nel frattempo ti raccomandiamo di scegliere il tuo provider sempre con tutte le informazioni a portata di mano: ogni volta che visiti il sito di un provider cerca la pagina dedicata alla trasparenza tariffaria che è obbligatoria e ha il compito di darti chiare indicazioni su tutto quello che pagherai scegliendo un servizio importante come la tua connessione a Internet. La nostra, come sempre, la trovi online con tutti i dettagli che ti servono.

Ci sono 2 commenti

  1. Gli operatori non dovrebbero costringere gli utenti all’acquisto del modem, io ho ancora una pratica aperta con Tim. Tre mesi prima di richiedere la fibra ottica FTTC vdsl2+35b, si rompe il mio modem con linea Adsl normale, mi reco in un Centro Tim ed acquisto un modem Tim vdsl2+35b (costo 38€) in previsione di attivare la fibra. Al momento dell’attivazione della fibra non ritiro il modem, mi hanno bloccato la porta a 100mb. In breve, avendo sottoscritto un contratto a 200mb, ho chiesto di sbloccare la porta, mi obbligato a ritirare il loro modem (identico al mio Tim) dicendomi che era nel contratto, altrimenti non avrebbero fatto la variazione. Ho ritirato il modem mettendolo in cantina. La festa finisce che sborso 187€ in 4 anni, utilizzando il mio modem Tim, identico al loro. Ho scritto a Tim sede di Fiumicino, chiedendo lo storno delle rate a partire dall’attivazione del contratto, ma nulla, la stessa risposta, “fa parte del contratto”, ho due Modem Tim, uno venduto dal loro negozio, il secondo rifilato da loro..
    Dobbiamo dire “Così va l’Italia).
    Grazie.

    1. Ciao Aldo,

      la nostra solidarietà per quanto ti sei trovato ad affrontare. Come provider, siamo da sempre per il modem libero e la trasparenza delle offerte e ci auguriamo che la vicenda “modem libero” in Italia si concluda con l’adeguamento alla Legge Europea.

      A presto, grazie per averci raccontanto la tua esperienza :)

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