Modem libero, verso la legge che darà liberta scelta del modem per la tua linea ADSL o FIBRA

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Cosa significa “modem libero”? È la possibilità di scegliere, acquistare e usare il modem che preferisci per poter navigare in casa tua o in ufficio. Sembra semplice ma in Italia non lo è perché i maggiori provider vincolano i loro clienti all’uso del modem che viene spedito a casa. Questa imposizione ha due implicazioni: rende impossibile cambiare il modem ed è spesso legata a un corrispettivo economico mensile di durata variabile.

Noi crediamo nel modem libero e seguiamo con interesse le vicende legislative che da qualche tempo impegnano alcuni deputati e senatori, tra i quali il Deputato Ivan Catalano e il Senatore Fabrizio Bocchino, a cambiare le cose anche in Italia e a far sì che i provider diano finalmente ai loro clienti la possibilità di scegliere il modem in autonomia e che l’AGCOM, l’Autorità Garante per le Telecomunicazioni, possa sorvegliare e prendere provvedimenti.

L’approvazione della Legge Europea 2017

La Legge Europea 2017 si occupa anche di regolamentare alcuni aspetti delle telecomunicazioni: la buona notizia è che la Camera dei Deputati l’ha approvata l’8 novembre 2017, recependo l’interpretazione della normativa europea e “adoperandosi presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni al fine dell’adozione delle iniziative di sua competenza.” Facciamo un passo indietro per spiegare con più chiarezza questi passaggi.

Il Deputato Ivan Catalano da oltre un anno sta “lottando per garantire, anche nel nostro paese, la libertà di scelta da parte dell’utente della propria apparecchiatura terminale per l’accesso a internet, libertà prevista dal Regolamento UE 2120/2015”: i nostri due post precedenti sull’argomento raccontano tutto quel che c’è da sapere sull’inizio dell’azione di Catalano per raggiungere la libertà di scelta e dare all’AGCOM potere sanzionatorio nei confronti dei provider che violano tale libertà. Li trovi qui se vuoi ricostruire la vicenda modem libero dall’inizio:

Qui ricordiamo che il Regolamento del Parlamento Europeo del 25 novembre 2015, nell’articolo 3 cita proprio “il diritto di accedere a informazioni e contenuti e di diffonderli, nonché di utilizzare e fornire applicazioni e servizi, e utilizzare apparecchiature terminali di loro scelta, indipendentemente dalla sede dell’utente finale o del fornitore o dalla localizzazione, dall’origine o dalla destinazione delle informazioni, dei contenuti, delle applicazioni o del servizio, tramite il servizio di accesso a Internet.”

Nel suo emendamento di luglio, Catalano proponeva una sanzione dal 2% al 5% del fatturato del provider che, approvata la legge, non rispettasse la libertà di scelta del modem. Il Governo proponeva invece una sanzione meno deterrente, da 120.000,00 euro a 2.500.000,00 euro insieme all’ordine di “immediata cessazione della violazione”, scelta dalla commissione politiche europee e giudicata non soddisfacente da Catalano come lui stesso ha spiegato in un post del suo blog: “Durante la discussione in commissione trasporti del 4 luglio, ho fatto presente le diversità tra le due proposte e come la mia sia più a tutela degli utenti, perché è fortemente deterrente, agendo sulla sanzione proporzionandola al fatturato.”

Arriviamo dunque all’8 novembre 2017: la Camera ha approvato il disegno di legge che recepisce “le disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2017” e online puoi leggere l’Ordine del giorno presentato da Ivan Catalano che:

  • cita l’articolo 3 del Regolamento del Parlamento Europeo
  • ribadisce che la prassi consolidata italiana dei provider che detengono il 90% della quota di mercato della telefonia fissa obbliga all’uso di un modem e ne impone spesso il pagamento
  • dà ad Agcom indicazioni su come interpretare gli articoli del Regolamento Europeo e specifica che l’uso imposto del modem dipende da “evidenze tecniche” che lo giustificano
  • definisce “prive di fondamento” le motivazioni tecniche e di sicurezza che impongono l’uso di un modem
  • afferma che “l’imposizione di apparecchiature terminali da parte dell’operatore dovrebbe quindi verificarsi solo in casi del tutto eccezionali”e che “non è giustificata neppure da ragioni di sicurezza e stabilità del servizio”
  • richiama la normativa tedesca che, in piena conformità con il Regolamento, garantisce la libertà di scelta, la libera concorrenza tra operatori – limitata dall’imposizione di modem/router proprietari che va restituito al provider – e la neutralità della rete

La Camera quindi impegna il Governo a recepire “l’interpretazione della normativa europea, e in particolare del Regolamento 2015/2120, contenuta nelle premesse, adoperandosi presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni al fine dell’adozione delle iniziative di sua competenza.”

Cosa succede ora? In attesa che l’iter legislativo sia completo, bisognerà attendere le eventuali decisioni e mosse di AGCOM e capire cosa potrebbe rientrare nel “caso eccezionale” e motivo fondato per imporre l’uso di un modem.

Per saperne ancora di più sulla questione modem libero puoi ascoltare il nostro Luigi De Luca ospite di Francesco e Giuliano del podcast GeekCookies – The dark side of the geek: dal minuto 36:53 al minuto 55:00 circa si parla proprio della legge italiana, dei provider che legano i clienti all’uso di un modem specifico, delle ripercussioni sul mercato e nei confronti dei player che non sono tra quelli che forniscono grandi quantità di modem che finiscono in comodato d’uso non gratuito nelle case dei clienti e di come noi gestiamo i modem che forniamo gratuitamente a chi sceglie le nostre linee.

Noi continuiamo come sempre a seguire la questione modem libero e ti invitiamo a fare lo stesso usando l’hashtag #ModemLibero sui social. Come già detto nei post precedenti, la consapevolezza dell’uso della linea Internet sta anche nella conoscenza della trasparenza tariffaria, la pagina obbligatoria che ogni provider deve esporre e che comprende schede tecniche delle offerte, i costi e i vincoli per tutti i suoi clienti (ecco la nostra). Quando hai un dubbio, chiedi sempre chiarimenti al tuo provider, prima e dopo l’acquisto: se vuoi parlare con noi, la nostra assistenza è pronta a rispondere a ogni domanda.

Buona navigazione!

 

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